LA SANITÀ REGGIANA: QUALE FUTURO?

Un sistema integrato per migliorare qualità ed efficienza

Giovedì 16 marzo, presso la sala conferenze dell’Hotel Mercure Astoria, si è tenuto un interessante incontro sul futuro della Sanità reggiana al quale hanno partecipato i vertici dell’Arcispedale Santa Maria Nuova-IRCCS, il direttore generale dottor Fausto Nicolini e il direttore sanitario dottor Giorgio Mazzi. Introdotti dalla presidente Daniela Spallanzani, ha moderato la conversazione il dottor Giuseppe Albertini, Socio Rotariano e direttore della Struttura Complessa di Dermatologia dello stesso Arcispedale.

Tante le sfide che si aprono nel futuro della sanità reggiana che deve tenere in considerazione i nuovi obiettivi di una società in rapido cambiamento, coniugando nuovi standard organizzativi ed architettonici delle strutture volti a soddisfare i bisogni dei cittadini.
“Nel panorama di una popolazione che invecchia sempre di più – ha sottolineato il dottor Mazzi – in cui sono in aumento le malattie croniche e degenerative rispetto al passato, frutto anche del benessere economico della società attuale, occorre pensare ad una nuovo modello organizzativo dell’ospedale, che deve orientarsi ad assistere il cittadino non solo dentro alle proprie mura, ma spingendosi sul territorio. In un periodo di grandi rivoluzioni scientifiche in atto, grazie alle quali si conosce sempre meglio il corpo umano con la decrittazione del genoma, si stanno via via sperimentando nuovi farmaci innovativi in cui è fondamentale la centralità del paziente che collabora con il medico nel suo percorso di cura e occorre riprogettare i servizi di una società in cui il valore della Salute è al primo posto”.

E proprio in questo scenario si apre a Reggio Emilia l’importante sfida della fusione dell’AUSL con l’Arcispedale Santa Maria Nuova IRCCS, prevista per il prossimo primo luglio 2017.
Il dottor Nicolini, ripercorrendo le tappe che hanno visto nel 1995 lo scorporo di queste due realtà, quando alla direzione generale vi era il dottor Maurizio Guizzardi, evidenzia “come in questo momento storico, nel quale la tendenza generale va proprio nel senso di fusioni importanti (come ad esempio la fusione in una unica AUSL in Sardegna), l’accorpamento delle due realtà reggiane rappresenterà una importante sinergia tra due aziende ‘in salute finanziaria’ perfetta”.
“Questo accorpamento – ha proseguito il dottor Nicolini – porterà alla creazione di un “sistema” integrato tra tutti gli ospedali della provincia in un unico presidio ospedaliero che manterrà l’ importante brand del nostro Arcispedale. Tutto questo per rispondere in modo più efficiente ed organizzato ai bisogni della popolazione reggiana, in un modello organizzativo volto a garantire la sostenibilità del sistema sanitario locale e regionale, cogliendo le opportunità che una gestione centralizzata può rappresentare in termini di messa in rete delle migliori competenze esistenti e di risparmio di risorse”.
Il dottor Nicolini dopo aver rassicurato la platea sul fatto che l’Arcispedale Santa Maria Nuova non perderà la qualifica di IRCCS, ovvero di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico ottenuto nel 2011, ha anticipato che “saranno tante le evoluzioni che ci aspettano nei prossimi mesi nell’ambito di una Sanità reggiana che, con oltre 1600 posti letto accreditati, è un’isola felice per la qualità dei servizi offerti, le professionalità presenti e l’attenzione ai bisogni dei cittadini in una società in continuo mutamento”.

La serata è stata anche occasione per accogliere un nuovo socio nel nostro Club, Aldino Zeppelli già del Rotary Club di Shangai. Responsabile operativo di FLAKT Group, azienda leader europea nella climatizzazione, e con una importante esperienza in diverse multinazionali, lavora attualmente a Francoforte anche se, insieme alla sua famiglia risiede a Reggio.

Alessandra Franzini