ROTARY: GRUPPO DI LAVORO O SQUADRA?

L’intervento di Claudia Righetti per la Commissione Comunicazione
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Il Salotto del Presidente di giovedì 25 febbraio, dedicato alla presentazione delle attività della Commissione Comunicazione e Relazioni esterne, è stato preceduto da un’interessante relazione della dottoressa Claudia Righetti – psicologa del Lavoro e delle Organizzazioni e psicoterapeuta ad indirizzo Cognitivo-Comportamentale – che ha proposto ai Soci una riflessione sul tema del “gruppo” quale elemento strutturale di tutte le organizzazioni.

“Stare in gruppo – ha spiegato la dottoressa Righetti – è un’esperienza che include momenti di fatica ed anche di tensione, in quanto il gruppo è il luogo di incontro delle diversità e come tale implica una spontanea vocazione al contrasto. Ma è dal contrasto che il gruppo può far emergere nuove visioni, innovare e ampliare lo spazio di soluzioni di fronte a una criticità o a un problema. Senza contrasto il gruppo non compie il suo viaggio di maturità”. Ed ha aggiunto: “Il gruppo di lavoro è un insieme di persone che condividono tempi e spazi e interagiscono in vista di un obiettivo comune, percepiscono la reciproca necessità e sono disposti a confrontarsi, a portare a sintesi le diversità anche attraverso il contrasto, in una logica di integrazione e di compimento di un obiettivo condiviso”.

Ma qual è l’elemento che unisce le persone ed eleva il gruppo di lavoro in squadra?

Secondo la nota psicoterapeuta la chiave di tutto sta nella fiducia incondizionata, anche nell’errore. “Se una persona del gruppo sbaglia – ha sottolineato la dottoressa Righetti – gli altri componenti della squadra la sostengono e adottano un comportamento non colpevolizzante e di problem solving”.

Insomma, solo attraverso i contrasti e le discussioni il gruppo affronta le diversità e solo attraverso la negoziazione può armonizzare le uguaglianze e le differenze fino a conseguire la piena integrazione e diventare squadra.

“Per raggiungere questo obiettivo occorre che il gruppo assuma un pensiero inclusivo, unitario, aperto e omnicomprensivo delle differenze – ha concluso la dottoressa Righetti – un pensiero che sappia contenere la pluralità nell’unità”.

Al termine dell’intervento, la Commissione Comunicazione e Relazioni esterne ha quindi illustrato ai Soci gli strumenti di comunicazione utilizzati dal Club attraverso un’analisi dei punti di forza e delle criticità di ogni attività di competenza.
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