Il punto sulle cellule staminali

All’Hotel Astoria Mercure il 16 ottobre alle 19,45, davanti ad un pubblico attento e qualificato, due importanti studiosi e ricercatori il Prof. Anto De Pol , Direttore del Dipartimento Chirurgico, Medico Odontoiatrico di Scienze Morfologiche con interesse Trapiantologico, Oncologico e di Medicina Rigenerativa dell’Università di Modena e Reggio Emilia ed il Prof.Sergio Ferrari, Prorettore Vicario dell’Università di Modena e Reggio Emilia presentati dal Presidente del Rotary Club Reggio Emilia e  Modena Prof. Riccardo Ferretti e con il coordinamento del dott. Giuseppe Albertini direttore di Dermatologia al Santa Maria Nuova  hanno fatto il punto sullo stato dell’arte degli studi in materia di cellule staminali .

Le cellule staminali sono prelevate dal midollo osseo, dalla polpa dentale e dal liquido amniotico di soggetti sani  ed hanno un ruolo determinante nella rigenerazione di tessuti ossei ed articolari, con risultanti tangibili e non solo sperimentali  sull’uomo, in particolare nella ricostruzione del  sistema vascolare e muscolare del cuore negli infartuati .

Le potenzialità derivanti dagli studi ed alla successiva applicazione di queste tecniche sono enormi al punto che il Prof. De Pol le ha accomunate per importanza alla rivoluzione derivante, nel secolo scorso, dalla scoperta degli antibiotici per i loro effetti nella cura di tante malattie.

Il lavoro da fare è ancora tanto e serve l’aiuto di tutta la comunità scientifica . A questo proposito, ha aggiunto il prof.Ferrari, potrebbe essere una grande opportunità per tutti i giovani studiosi italiani che sono costretti ad emigrare per poter lavorare ed  un grande aiuto potrà sicuramente arrivare dalla recente nascita di una  “Banca” al Santa Maria Nuova per la custodia, la conservazione ed il futuro utilizzo delle cellule staminali. Si spera possa diventare un polo di attrazione per gli studiosi frenando l’emorragia di giovani all’estero .

Tutti e due i ricercatori hanno rimarcato che ad oggi è opportuno non alimentare false speranze in quanto la complessità dell’architettura cellulare e l’imprevedibilità del loro comportamento consigliano la massima prudenza da un lato, ma sono anche uno stimolo per intensificare la ricerca per il grande contributo che sicuramente potranno dare nel migliorare la salute dell’uomo e  da recenti studi arrivare anche a ritardare  l’invecchiamento del corpo umano.

Le foto del convegno